Odatto Chernobil «Odatto Chernobil» (2009)

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darklot »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
1322

 

Band:
Odatto Chernobil
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Titolo:
Odatto Chernobil

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Albe The End :: Gutar & Vox
The Venge :: Drum & Samples
Dano The Dange :: Bass & Vox

 

Genere:

 

Durata:
24' 0"

 

Formato:
Promo CD

 

Data di Uscita:
2009

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Gli Odatto Chernobil sono un power-trio proveniente da Parma con già due Ep all'attivo. il prodotto che vi sto presentando rappresenta un promo di ciò che dovrebbe essere il futuro full-lenght che, stando a quanto dichiarato dalla band stessa, è ancora alla ricerca di un'etichetta che possa promuovere a dovere il prodotto. Il trio si muove su territori piuttosto vicini ad un certo metal-core con spiccate influenze punk-rock care ad una certa scena californiana in cui si fanno sentire forti tendenze emo. Loro si definiscono hardcore/pop-punk, ma personalmente di hardcore ce ne sento davvero poco, restando d'accordo con la seconda parte della loro stessa definizione.
Come già detto si muovono, senza infamia e senza lode, in un territorio piuttosto inflazionato come lo può essere il metal-core e certe atmosfere tipiche di gruppi come Shandon e Bandabassotti, tralasciando le tematiche fortemente politicizzate degli ultimi, aggiungendo a questi però una matrice spiccatamente più metal, ilche porta ad avere riff decisamente più gonfi che farebbero presagire delle potenti eslosioni a cui invece non assistiamo mai. Se vogliamo questo è uno dei principarli difetti delle composizioni di questi ragazzi, i brani non salgono e la tensione resta più o meno sempre allo stesso livello.
Nonostante ciò, i riff scivolano via in maniera piuttosto gradevole, lasciando una buona impressione iniziale; ma ci si rende presto conto, già dal secondo ascolto che non si va oltre l'impatto che il disco offre al primo ascolto e ci si sente raggiungere da una certa stanchezza legata ad un certo immobilismo presente all'interno dei brani, che nonostante non siano avari di cambi e variazioni, non riescono minimamente a sorprendere dopo un po'; sembra di conoscere già in anticipo la mossa successiva. Con questo non voglio dire che i nostri non ci sappiano fare, penso solo che sia possibile riuscire a dire qualcosa di diverso o per lo meno cercare di aggiungere un po' di personalità in una matrice che, purtroppo per loro, ha già detto tutto o quasi.
I brani, nonostante tutto scorrono via piuttosto piacevolemente e si lasciano ben ascoltare dato che sono costruiti strizzando l'occhio ad una potente orecchiabilità; come detto questo non è un prodotto in cui ricercare particolari sofisticatezze dato che il genere proposto richiede una certa immediatezza e una certa spontaneità che probabilmente, andando a stravolgere la forma-canzone, risuleterebbe quasi dissonante alle orecchie di è abituato a masticare determinate sonorità.
La produzione è piuttosto buona complessivamente, preobabilmente le chitarre avrebbero avuto necessiatà di una maggiore amalgama, ma sono errori veniali che si possono tranquillamente perdonare a questi ragazzi anche data la loro giovane età e forse inesperienza.Piuttosto azzeccata la scelta del cantato in italiano che si presta piuttosto bene alle melodie proposte dagli Odatto Chernobil.
In buona sostanza questi ragazzi potrebbero essere una buona proposta da tenere d'occhio, sempre nell'ambito, perchè con l'aggiunta di un briciolo di personalità in più potrebbero davvero avere qualcosa da dire; per adesso consigliati a chi è già dell'ambiente, il resto può tranquillamente tenersi alla larga soprattutto se si è alla ricerca di pesantezza e brutalità o comunque ascolti che in un certo qual modo pretendano un determinato impegno.

Track by Track
  1. Lo stesso cielo 60
  2. Un' isola nel buio 65
  3. Tutto finirà 55
  4. Ogni giorno 50
  5. Ti ho visto 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 50
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
61

 

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